Finisterre: dove un tempo finiva il mondo
Sommario
Finis Terrae
Finisterre è una delle città più occidentali di tutta la Spagna, già conosciuta dagli antichi romani. Il suo nome deriva infatti dal latino “finis terrae”, cioè dalla terra, perché gli antichi romani erano convinti che lì finisse la terra.
Capo Finisterre è infatti uno dei punti più occidentali d’Europa e quindi del vecchio mondo conosciuto. Il primato del punto più occidentale della Spagna appartiene in realtà a Muxía (di cui parleremo più avanti nell’articolo), più precisamente a Cabo Touriñán.
Finisterre e il Cammino di Santiago
Ma cosa c’entra Finisterre con la capitale galiziana? Molti pellegrini che decidono di intraprendere il Cammino di Santiago dopo il loro arrivo alla Cattedrale di Santiago de Compostela decidono di prolungare il loro pellegrinaggio a Finisterre. Il pellegrinaggio dura circa tre giorni e i pellegrini devono percorrere altri novanta chilometri circa.
Secondo la tradizione, infatti, i pellegrini si bagnavano in mare in segno di purificazione e bruciavano un indumento che indossavano durante il pellegrinaggio al Cammino di Santiago.
Nel faro di Finisterre c’è anche una pietra con chilometro zero del Camino de Santiago a cui molti turisti fanno molte foto. Nelle vicinanze si trova anche la croce dove i pellegrini di solito lasciano una pietra a ricordo del loro tempo trascorso lì.
Dopo Finisterre c'è Muxía
Alcuni pellegrini, dopo aver fatto il bagno in segno di purificazione, a Capo Fisterra decidono di continuare il pellegrinaggio ancora un giorno, per circa 33 chilometri dove incontrano Muxía sulla Costa da Morte.
Vicino al paese c’è una chiesetta, il Santuario de la Virxe da Barca o Nosa Señora da Barca, dove, secondo la tradizione, la Vergine venne per incoraggiare l’apostolo Santiago a predicare anche nel nord della Penisola Iberica.
Questo santuario è stato ricostruito l’ultima volta nel 2015, dopo il grave incidente verificatosi a Natale 2013. In questo incidente, la pala d’altare e il soffitto furono completamente bruciati.
Muxía segna anche la fine del viaggio verso l’Atlantico e sempre più pellegrini vi arrivano, intraprendendo il Camino de la Costa o Camino Real.
La ferita
Nei pressi del Santuario si trova un grande monumento in pietra chiamato La Herida, che ricorda il tragico naufragio della petroliera Prestige nel novembre 2002, che provocò un grave disastro ambientale.
Il Prestige era un lanciatore per la produzione di petrolio che affondò al largo delle coste spagnole il 19 novembre 2002 con un carico di 77.000 tonnellate di petrolio. Probabilmente uno dei peggiori disastri dell’umanità.
Ci auguriamo che questo monumento ricordi alle generazioni future di cercare di evitare questo tipo di disastri causati dall’uomo.
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Costa da morte
Parlando di Muxía citiamo anche la Costa da Morte. È una zona costiera della Galizia che si estende da Malpica a Capo Fisterra. Il suo nome deriva dalle difficili condizioni del mare e dalla formazione della costa che è caratterizzata da numerose scogliere rocciose che si affacciano sul mare. Il suo nome deriva da antiche storie di pescatori e dalle numerose tragedie e naufragi che vi si verificarono.
Le croci che vediamo sulla costa, come quella di Finisterre, (un’altra famosa è quella di Cabo Roncudo), ci ricordano le varie scomparse in mare. Diversi pellegrini sono annegati anche a Finisterre per la mancanza di informazioni sulle acque pericolose che formano vortici e trascinano così chi decide di fare il bagno.
In conclusione
Come avete letto in precedenza, Finisterre ha sempre rappresentato nel corso della storia qualcosa di importante, partendo dai Romani, che la consideravano il punto più occidentale del mondo conociuto, mentre oggi è una tappa importante del Cammino di Santiago, tanto che i pellegrini percorrono dei kilometri in più, solo per ammirarla in tutto il suo spledore.
Detto questo, se l’articolo ti è piaciuto, noi del team Galicia Travels, ti invitiamo a leggere di più sul nostro blog.